Dial H for Hero 1

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Benvenuto nel Mondo degli Eroi

Una cittadina della provincia americana. Un adolescente cade in un canyon. Un vecchio telefono a disco che trasforma chiunque risponda alla cornetta in un supereroe per un ora. La Justice League. La caricatura di Goku ma in versione furry asino, senza però farne il nome per una questione di diritti.
Elementi improbabilissimi legati tutti allo stesso filo – del telefono, appunto – si incontrano nella miniserie più promettente della Wonder Comics, nuova collana DC curata da Brian Bendis e diretta al giovane pubblico.

“Alla DC non sanno proprio divertirsi”.
Questo è il più pervasivo e ingombrante meme, diventato quasi uno stigma, che ha circolato negli ultimi anni riguardo la “Distinta Concorrenza” e che la stessa, almeno nella sua versione cinematografica, non pare essere riuscita a smentire né a togliersi di dosso.

Si prendono troppo sul serio – recitano i commenti. Non riescono a intrattenere ma solo a tediare con le loro versione estesa director’s cut ultra extreme limited soloperverifan da quattordici ore e mezza – si insinua online.

Pensieri che probabilmente lasciano il tempo che trovano, ma che non ha neanche senso mettersi a discutere in questa o altra sede tutto sommato, perché qui davvero non importa.
Qui e oggi importa solo una cosa, e cioè che Dial H for Hero è la risposta perfetta a tutti questi borbottii, ed è fottutamente divertente!

Certo bisogna entrare nel mood e nella storia, ma per fortuna si finisce subito per piombarci dentro.

Miguel, (co)protagonista della storia, è il tipico ragazzo che, vivendo in una piccola e fin troppo tranquilla cittadina di periferia americana, combatte la monotonia lanciandosi in adolescenziali imprese adrenaliniche alla Bart Simpson, ma spinto da un passato familiare non proprio felicissimo. È il suo imbattersi in Summer (l’altra co-protagonista, che diventerà poi sua amica), quasi più dell’incontro con il mondo dei super, a dare il via alla più grande avventura della sua vita. Un lungo percorso – ma non infinito, in fondo si tratta solo di due volumi – che lo porterà sulla strada per diventare un novello eroe “part-time”.

I due infatti, una volta scoperta l’esistenza del Disco H (il telefono rosso che trasforma in supereroi a chiamata) dopo che questo è apparso letteralmente tra le mani di Miguel, e compresa la sua potenziale pericolosità, partiranno alla ricerca dell’unico individuo in grado di tenerlo al sicuro (secondo Miguel): Superman in persona, l’idolo e e salvatore del ragazzo.
Ovviamente non senza essere inseguiti da un’organizzazione di persone normali, che in passato hanno provato l’esperienza del telefono e ora non riescono a pensare ad altro, guidate da un villain un po’ particolare, un po’ extradimensionale.

Ma come funziona il Disco H?

Molto semplicemente, da quel che si capisce, si risponde alla cornetta e ci si trasforma in un supereroe casuale. Casuale, qui, di primo acchito nel senso più letterale del termine: il supereroe in cui ci si trasforma (parliamo al plurale perché questa capacità non sarà unicamente utilizzata o utilizzabile da Miguel, anzi!) sembra davvero ogni volta essere un risultato accidentale e aleatorio.
Questo espediente, cioè del tirare fuori un supereroe dal cappello, con tanto di storia delle origini, riferimenti a un determinato periodo dei super a fumetti che cambia di volta in volta, e soprattutto stile grafico, mostra tutte le capacità e la grande adattabilità, oltre che il divertimento condiviso tra autore e lettore, dimostrato dal disegnatore Joe Quinones e dallo sceneggiatore Sam Humphries.
Ci si ritroverà infatti, di volta in volta, di fronte a trasformazioni che possono alternare senza soluzione di continuità da eroi noir stile anni ‘60 a protagonisti di manga shonen (come il riferimento palese al Goku cui si accennava in testa all’articolo), a strani super di qualsiasi decade e ispirazione, rappresentati però interamente, con tanto di adeguamento di colori, gabbia e tratto, secondo lo stile grafico del riferimento in questione.
Insomma, una vera e propria follia visiva e narrativa che è un piacere per gli occhi e per lo spirito, sicuramente tra i più grandi pregi di questa fantastica scoperta di miniserie che è Dial H for Hero.

Il racconto è dinamico e il ritmo è serrato, pregio universale per ogni tipo di racconto ma che nel caso di questa miniserie, dalle radici affondate nella quotidianità americana di periferia ma con le fronde sulla cima che si protendono verso la parte più complessa e sfaccettata dell’universo DC, cioè quella che si affaccia sul multiverso, risulta particolarmente adeguato tanto a quel che si vuole raccontare, che al come.
Pochi fronzoli, nessuna introduzione necessaria per partire con la lettura e, deis gratias, non si subisce nessun bombardamento iniziale di nomi di luoghi, persone o eventi improbabili e ignoti di cui si presume dovremmo conoscere l’esistenza, o che dovrebbero interessarci. Questi i personaggi, questo il setting, qui c’è un telefono che ti trasforma in un supereroe super-sopra le righe casuale e unico, e via a macinare pagine su pagine di puro divertimento.
Per avere più fumetti di supereroi DC così, per sapere, dov’è che si deve firmare?

In ogni caso, pur potendo ammettere candidamente che non tutte le serie di questa linea Wonder Comics della DC promettano grandi storie o alta qualità, almeno da alcune letture preliminari, per fortuna in mezzo a queste tante proposte Dial H for Hero riesce a brillare fulgidamente di luce propria.

Stavolta più che mai a cuor leggero e col sorriso, l’usuale augurio,

Buona Lettura!

Recensione di Simone Ishvard Leonetti

[p.s: ai prodi arrivati in fondo a questa recensione, bisogna ammettere che qualcosa di non bellissimo quest’albo lo ha: sì, questa nuova collana “DC wonder comics”, con quella striscia bianca in testa alla pagina, ha davvero una grafica kitsch!]

• Miguel è il nuovo possessore del Disco H, un dispositivo simile a un vecchio telefono che conferisce superpoteri per la durata di un’ora!

• Diventerà un nuovo eroe dell’Universo DC o crollerà sotto il peso delle responsabilità?

• E a quali bizzarre trasformazioni andrà incontro insieme all’amica Summer?

• Una delle migliori produzioni Wonder Comics firmata da Sam Humphries (Harley Quinn) e da Joe Quinones (Howard the Duck)!

Dial H for Hero 1 è già disponibile in fumetteria!