Solo Leveling – 1

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Parassiti e divinità spaziali contro gli eroi MarvelUn webcomic coreano di livello epico!Parassiti e divinità spaziali contro gli eroi Marvel

Portali misteriosi collegano il mondo reale a lande fantastiche, ricolmi di creature mostruose in ansimante attesa di invaderci e darsi al massacro.
Coraggiosi “hunter”, umani che hanno ricevuto il potere di combattere questi mostri, si uniscono per partecipare a pericolose spedizioni in questi dungeon; pochi per altruismo, la maggior parte prendendolo come un vero e proprio lavoro salariato.
Il Webtoon (o Webcomic) coreano più popolare dell’anno arriva finalmente in Italia come manga, a pochi mesi di distanza dall’uscita dell’attesissimo anime!

Sung Jin-Woo, ragazzo coreano che ha da poco finito il liceo, tenta di mantenere sé stesso e la sua sorellina svolgendo la professione di “hunter”, cacciatore professionista con il potere di avventurarsi oltre i portali dei dungeon che appaiono, un po’ a caso, in tutto il globo.Peccato che lui sia rinomato tra i suoi colleghi come “l’hunter più debole di tutti” e che, di grado infimo e con paga misera, riesca a malapena a sopravvivere anche alle avventure più semplici e ai mostri meno pericolosi. Di certo non un grande eroe.
Ovviamente arriva la svolta, ovviamente il nostro protagonista deve essere unico in qualcosa e Sung, sopravvissuto per miracolo e senza spiegazione a un dungeon unico e sorprendentemente pericoloso, si riscopre a interpretare il ruolo che una voce – in realtà un’interfaccia metanarrativa proprio come quella di un videogioco – definisce il protagonista, l’unico hunter con la capacità di accumulare punti esperienza e salire di livello (tutti gli altri hanno un potere fisso, non evolvono) oltreché sbloccare abilità e gestire un inventario.

Tutto ciò, ma non ci sarebbe quasi bisogno di dirlo, lo porterà a diventare sempre più forte, sconfiggendo avversari anch’essi sempre di livello maggiore e più pericolosi, fino ad andare oltre al semplice compito di affrontare i dungeon e a scoprire cosa si cela dietro l’origine dei portali e il “sistema di interfaccia” che lo ha scelto come protagonista di chissà che cosa.
La trama quindi non sembra né particolarmente complessa o stratificata né esageratamente originale, ma se i film di Michael Bay e la serie di Fast&Furious ci hanno insegnato qualcosa è che, per certe opere e specialmente se di genere, della trama fondamentalmente non ce ne può fregare di meno.

Ma quindi, se questo manwa ha spopolato prima in corea e poi oltreoceano sia in giappone che in occidente, di che cos’è il merito?
Innanzitutto del fortissimo, evidente e per nulla celato – anzi sbattuto in faccia come elemento della storia – parallelismo con il mondo dei videogiochi o, più in generale, dei giochi di ruolo.

Davvero molto interessante è infatti il sistema di progressione inserito nella narrazione, perché fornisce un senso di sviluppo orizzontale parallelo a quello dello svolgersi degli eventi. Alla fine quello che usa l’autore è letteralmente lo stesso gancio usato nei videogiochi, ma applicato direttamente al racconto fumettistico e, in un contesto di puro intrattenimento, funziona alla grande.

Il protagonista progredisce perché progredisce – affermazione letteralmente vera quanto tautologica – e, al contrario di tanti altri battle shonen, non c’è bisogno di ridondanti flash back o di macchinosi time skip per giustificare la progressione dei personaggi: il protagonista lo fa perché è il protagonista, e perché il suo obiettivo e quel che occupa la maggior parte del suo tempo è proprio il suo voler farmare esperienza, mentre tutti gli altri personaggi semplicemente non progrediscono.

Assistiamo quindi a una crescita completa, folle e totale del protagonista che, partendo dal più basso livello della società degli hunter, vero e proprio schiavo proletario che deve cercare di guadagnare due spicci per badare alla famiglia – sorellina minore a scuola, padre scomparso e madre in coma in ospedale – riuscirà a diventare prima una star nazionale e poi una vera e propria leggenda.

L’opera, che nasce come light novel scritta dall’autore Chu-Gong e pubblicata da D&C Media, riceve un adattamento a manwa nel 2018 venendo pubblicata online, completamente  a colori e in formato verticale, coi disegni di Jang Sung-Rak.
Data la sua serializzazione online e in verticale le tavole sono molto particolari, e i volumi costellati di pagine intere e vignettoni con una gabbia più ampia e forse meno frammentaria. I disegni, comunque pregevoli e molto dettagliati, vengono davvero esaltati dal colore, che spesso aiuta la lettura, aiutando a comprendere meglio certe sequenze di combattimento e scene d’azione che in tanti altri battle shonen tradizionali in alcuni casi risultano confuse o non di facile comprensione. Altra nota di qualità i dialoghi (come anche i monologhi) che, per non deficitare il formato originario di pubblicazione, sono resi snelli, agili e funzionali, finendo quindi per non appesantire la lettura.
In sostanza, scorre bene e si legge altrettanto.

Continuiamo con un po’ di pareri sparsi allora, positivi, negativi e misti.

C’è di tanto in tanto la sensazione, per nulla giustificata ma comunque spontanea, che tutta l’opera sia in realtà un grande “spottone” per un videogioco MMO di prossima uscita. Commento forse inutile, che potrebbe valere forse per tutto il genere isekai, ma fa sorridere riflettere quanto l’aver inserito certi elementi come le notifiche a schermo e la progressione da gdr abbia avvicinato così tanto questo fumetto a un prodotto più ludico. E comunque, se ti piacciono gli MMO (ma in realtà i gdr in generale), forse non è poi da considerarsi un male.

Stravolge poi a modo suo, come detto, l’isekai, pur se in forma non del tutto unica o originale, ma comunque divergendo piacevolemente dallo stereotipo del calare un personaggio appartenente al reale in un mondo fantastico; il contesto fantastico sbuca infatti nel reale fuoriscendo dai letterali “portali”, dando una sferzata d’avventura al nostro mondo e fungendo da accesso istantaneo – per i personaggi quanto per il lettore – all’azione e agli schiaffoni epici.L’opera è anche piena di easter egg, omaggi e riferimenti, poiché prende a piene mani dal mondo del gdr occidentale di tutte le forme ed epoche, dal più classico Dungeons & Dragons cartaceo fino ai riferimenti e agli omaggi, tutt’altro che celati, a universi videoludici come quello di Warcraft (sia l’ambientazione generale che la sua versione MMO, World of Warcraft).

Possiamo dire scherzosamente che, piuttosto che Solo Leveling, potrebbe chiamarsi tranquillamente “Power Leveling”

L’inserimento del potenziamento del personaggio principale, con il sistema a quest e livelli composto da un’interfaccia a menù visibile unicamente a Sung Jin-Woo, viene presentato in forma quasi meta-narrativa, al lettore tanto quanto al personaggio stesso, evitando rocamboleschi tentativi di giustificarne improvvisamente l’origine oltreché di dover fornire spiegazioni credibilli e sufficienti a non rompere la sospensione d’incredulità del lettore. L’aver scelto di ambientare gli eventi nel mondo reale aiuta a non spiegare in alcun modo, almeno all’inizio, il motivo per cui Sung viva la sua nuova vita non più come un umano – o un hunter – normale, ma piuttosto come se fosse letteralmente il protagonista (e infatti è così che viene chiamato, nella storia, dal “sistema di gioco”) e quindi il giocatore principale.Una spiegazione alle tante domande che normalmente si pongono nei riguardi dei personaggi di questo genere di fumetti, che potrebbe suonare un po’ come un capriccioso “lo è perché è così e basta”, ma che in realtà ci fa risparmiare una notevole quantità di tempo e fatica, aiutandoci a concentrarci su ciò che davvero l’autore ha intenzione di raccontare: il percorso di crescita di Sung appunto, il suo power leveling.

Quindi, ci troviamo di fronte ad uno shonen di genere, isekai alla rovescia d’azione e d’avventura, completamente incentrato sul protagonista, Sung, e senza il quale la narrazione stenta un po’ a proseguire, ma a cui per fortuna l’autore rinuncia poco.
Un racconto basato quasi unicamente sulla progressione di questo personaggio che, come molti personaggi di D&D, parte avventuriero di primo livello vestito di stracci e con un coltellino spuntato in mano, e finisce a superare i livelli epici e a sfidare le stesse leggi divine che regolano il mondo.
Un manwa davvero “coatto”, una storia di botte divertente e ben raccontata, che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, in fremente attesa di scoprire quale sarà la svolta successiva, il prossimo nemico, l’ennesimo potere gargantuesco sbloccato da Sung e come lui riuscirà a bilanciare l’equilibrio tra vita personale, relazioni amorose e potere dall’origine non proprio benigna.

Se vi piace il genere, una gran bella avventura.

E come sempre, buona lettura!

Recensione di Simone Ishvard Leonetti

“Misteriosi portali collegano il nostro mondo a pericolosi dungeon in cui dimorano terrificanti mostri, mettendo a rischio la vita degli esseri umani. Degli eletti con poteri speciali, chiamati “hunter”, combattono per contrastarli. Jinwoo Sung, debole e senza particolari abilità, è classificato come hunter di livello E, ma fa del suo meglio per arrivare in fondo ai raid a cui prende parte per pagare le spese mediche della madre. Un giorno, tuttavia, a seguito di un inspiegabile evento, comincia a sviluppare i suoi poteri… Che qualcosa, in lui e per lui, sia destinato a cambiare?!

Una lettura imperdibile per tutti gli estimatori di avventure in salsa fantasy, combattimenti magici all’ultimo sangue ed emozionanti colpi di scena!”Solo Leveling sarà disponibile a partire dal 21 aprile, con la sua LIMITED EDITION disponibile solo in fumetteria!