Un Brutto Weekend

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Una Graphic Novel di CRIMINAL

Crime. Thriller. Comic-Con. Tre parole che con tutta probabilità nessuno è mai riuscito a inserire coerentemente nella stessa frase.Ma Ed Brubaker e Sean Phillips non sono certo dei signor nessuno e, dal 2019 di nuovo al lavoro sulla nuova serie di quel capolavoro poliziesco che è CRIMINAL, sfornano una storia in due atti degna d’esser raccolta in un volume a sé.
Un volume meritatamente nominato agli Eisner e che, forse, avrebbe anche dovuto vincere.

La via del fumettista, forse non poi così diversamente da quella del samurai, è cosparsa di dolore e sangue, tanto proprio quanto altrui. Ma mentre la via del samurai è la morte – come l’Hagakure insegna – a quanto ci raccontano Ed Brubaker e Sean Phillips, pare che la strada (e la vita) del fumettista sia costellata di gloria e nostalgia tanto quanto di disprezzo e rimpianto.
Un inizio non particolarmente allegro, come in effetti lo è anche l’incipit di Un Brutto Weekend – titolo più suggestivo che esplicativo, come ben si addice al genere – ma che ben rappresenta il mood dell’opera, il tono generale con cui viene presentata questa storia che è tanto un classico noir raccontato magistralmente quanto una lettera d’amore al mondo del fumetto che, parole dello sceneggiatore, contiene allo stesso tempo anche un piccolo messaggio d’odio.
Un fumetto di Criminal che parla di fumetto, in cui alcuni personaggi del cast della serie originale vengono calati completamente in un mondo, fatto di spandex e convention, che scoprono non essere poi così diverso dal loro.

È la vicenda, riassunta per sommi capi, del vecchio fumettista Hal Crane che sa di aver passato e bruciato invano i suoi giorni di gloria. La storia della sua ricerca, in coppia col suo ritrovato ex-assistente Jacob Kurtz – co-protagonista e voce narrante, oltre che unico criminale professionista del racconto, editori esclusi – per ritrovare un tesoro lungamente perduto, che l’anziano mentore è convinto gli sia stato rubato, o che teme di aver svenduto in un momento di scarsa lucidità e pessimo autocontrollo.
Brubaker ci tira addosso secchiate di desolazione umana e rammarico, mentre pagina dopo pagina svela di fronte a noi la crudezza di un mondo come quello del fumetto (N.B: americano, tra gli anni sessanta e novanta, questo il contesto), in cui le vicende dei “grandissimi” che ce l’hanno fatta e sono diventati signori, i vari Stan Lee e Will Eisner della situazione, si bilanciano perfettamente con fattacci e malefatte, affari poco etici ed altri spesso siti nella grigia area del quasi criminoso; vicende che parlano di furti di personaggi tra editori e cause legali, o di editori che truffano artisti, o di case editrici che si dimenticano ciclicamente di pagare i propri disegnatori e, ad un eventuale lamentela, rispondono con un pronto licenziamento. Eventi reali o, quantomeno, piuttosto credibili e realistici.
Avvenimenti che hanno sconvolto la vita di Hal, distrutto i suoi tre matrimoni e ridotto il suo sogno al semplice delirio di un vecchio nostalgico. 

Un vecchio incazzato, con una pistola e davvero poca cura del proprio futuro o della propria salute.

Della qualità della narrazione e del lato artistico se ne potrebbe parlare a lungo, scendendo nel dettaglio e osannandone quasi ogni aspetto, ma sarebbe un compito ridondante e ripetitivo.
La coppia Brubaker-Phillips non è certo un duo esordiente e questa storia, che poi è la raccolta, in un singolo volume, del racconto in due parti corrispondente ai capitoli secondo e terzo dell’ultima serializzazione di CRIMINAL, risulta quantomeno all’altezza della qualità di entrambi questi artisti (che molti potrebbero tranquillamente definire “maestri”), se non addirittura sopra la loro già altissima media.
Volume candidato agli Eisner 2020 nella categoria Best Graphic Album: Reprint, che non è riuscito a vincere per un soffio (nota: nonostante la Panini, che pubblica l’edizione italiana, parebbe dirne sul suo sito. Strano), merita tutta l’attenzione di ogni appassionato tanto del genere noir, quanto di chiunque nutra una seppur minima curiosità nel voler sbirciare dietro le (sporche) quinte del mondo del fumetto americano, oltreché chiunque voglia godersi una sporca storia raccontata divinamente.
E quindi stavolta, come non sempre succede, non può fare che piacere concludere con il consiglio spassionato, rivolto a tutti, di recuperare Un Brutto Weekend: un fumetto che forse non interesserà a tutti, ma che non deluderà nessuno di coloro che lo sceglieranno.

Buona lettura!

Recensione di Simone Ishvard Leonetti

L’attempato fumettista Hal Crane è famoso per il suo lavoro e famigerato per la sua cattiva condotta. Così, quando gli organizzatori di una fiera di fumetti lo scelgono per un premio alla carriera, decidono di ingaggiare anche il suo vecchio assistente per tenerlo lontano dai guai. Un compito che si rivelerà impossibile. La vera faccia del mondo del fumetto, abitato da ladri, truffatori e sognatori disperati. Vincitore del premio “miglior volume” agli Eisner Award 2020, il fumetto dell’anno a stelle e strisce.

Un Brutto Weekend – Una Graphic Novel di CRIMINAL sarà disponibile in fumetteria dal 27 maggio!